Oggi in Inghilterra è iniziato un programma unico: migliaia di persone si sono messe in fila per avere accesso a vaccini sperimentali personalizzati.
L’iniziativa mira non solo ad aiutare i pazienti affetti da cancro, ma anche ad attirare più pazienti agli studi sui vaccini a mRNA e ad accelerare lo sviluppo di questi farmaci.
Il primo paziente a ricevere il vaccino secondo il nuovo schema è stato Elliot Febvre, un insegnante di 55 anni e padre di quattro figli, a cui è stato diagnosticato un cancro al colon dopo un esame di routine.
Dopo l’intervento chirurgico per rimuovere il tumore, Febvre ha anche seguito un ciclo di chemioterapia ed è diventato il primo candidato per il test del vaccino.
Il vaccino mRNA contro il cancro funziona allo stesso modo dei vaccini contro i virus.
L’ospedale dove Febvre ha ricevuto il vaccino sperimentale è uno dei trenta ospedali inglesi coinvolti nel programma.
La caratteristica distintiva di questo programma è che ogni vaccino viene sviluppato individualmente sulla base del tumore specifico del paziente, al fine di garantire risultati elevati e rischi minimi di complicazioni.
In precedenza, il vaccino contro il melanoma aveva superato con successo i test, così come la sperimentazione del vaccino contro il cancro al cervello, con risultati positivi osservati sia nei cani che negli esseri umani.
Il principio attivo del vaccino è lo stesso dei vaccini contro il coronavirus:
la vaccinazione dovrebbe indurre il sistema immunitario del paziente a iniziare a produrre anticorpi contro le proteine che svolgono un ruolo nello sviluppo del cancro.
Inizialmente, i medici prelevano un pezzo di tessuto tumorale, lo studiano e poi creano il vaccino basato su di esso.
Gli oncologi sperano che dopo i trattamenti standard come la radioterapia e l’intervento chirurgico, l’organismo si libererà autonomamente dalle cellule tumorali residue.
Si prevede che entro il 2030 saranno vaccinate 10.000 persone affette da diverse forme di cancro.