Nuove ricerche sono state condotte dall’Università di Western Ontario, in Canada.
Gli scienziati hanno scoperto una promettente strada verso un “rimedio” potenziale per l’affezione chiamata SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Questo è stato il caso del genio conosciuto Stephen Hawking.
Nel tempo, i nervi si indeboliscono e smettono di funzionare, causando debolezza, riduzione della massa muscolare e probabilmente paralisi.
La scoperta è stata pubblicata su una rinomata rivista scientifica di neurologia.
Ha permesso di identificare che mirare all’interazione tra due proteine presenti nelle cellule nervose colpite dalla SLA può fermare o addirittura invertire completamente la progressione della malattia.
“Stiamo cercando di fermare questa malattia”, ha dichiarato Michael Strong, il ricercatore principale che ha studiato questa sclerosi dagli anni ’80.
I risultati sono stati confermati da test condotti su mosche della frutta e topi geneticamente modificati per sviluppare questa malattia.
Si è notato che gli insetti e gli animali trattati con questo rimedio vivevano più a lungo, si muovevano meglio e le cellule nervose erano protette dai danni.
In un comunicato, Strong ha affermato che sono stati necessari 30 anni di lavoro per ottenere questi risultati. Anche se rimangono molte ricerche da fare, lo scienziato rimane ottimista.
Ha aggiunto che questa interazione potrebbe essere la base per lo sviluppo di un trattamento non solo per la SLA, ma anche per altre patologie neurologiche correlate.
La SLA può colpire diverse parti del sistema nervoso, causando sintomi vari come difficoltà nel parlare, nel deglutire, nel respirare e nel controllare i movimenti muscolari.
Attualmente non esiste alcun rimedio per questa malattia del motoneurone. Tuttavia, con questo nuovo studio, la situazione potrebbe cambiare.
