La mia curiosità è cresciuta sempre di più, così alla fine gli ho chiesto di cosa si trattasse 🤔 E indovinate un po’… 😱 Sono rimasto davvero senza parole 😲 Il resto lo trovate nel commento qui sotto 👇👇
Il tassista aveva al dito un anello con un piccolo pulsante. In un primo momento ho pensato fosse un gadget tecnologico o magari un contapassi… invece no.
Ogni tanto ci cliccava sopra con discrezione, come seguendo un ritmo interiore e silenzioso.
Devo dire che mi ha completamente catturato.
Gli ho scattato una foto di nascosto e l’ho postata sui social scrivendo: “Qualcuno sa che cos’è?”
La risposta mi ha lasciato a bocca aperta: non era un semplice anello — era un contatore elettronico per la preghiera.
Durante tutto il viaggio in città, l’autista stava pregando, senza fare rumore.
In alcune tradizioni religiose, pregare significa ripetere più volte una parola o un nome sacro. In passato si usavano i rosari per tenere il conto.
Oggi invece esiste una versione moderna: questo anello fa lo stesso lavoro, ma in modo più discreto e tecnologico.
Onestamente? Mi ha colpito profondamente.
Tra traffico, clacson e la corsa quotidiana, c’è chi resta fedele al proprio cammino spirituale. In silenzio. Senza attirare l’attenzione. Premendo solo un piccolo tasto su un anello speciale.
E voi? Ne avevate mai sentito parlare? 🤔