Il giorno dopo annunciò a Larisa che doveva partire per un viaggio di lavoro di due giorni a Brașov. Durante la colazione notò che Zofia era silenziosa e triste.😊😊
Fingendo di partire, parcheggiò discretamente vicino casa e iniziò a osservare. Vide Larisa accompagnare Zofia a scuola, ma invece di andarsene, rimase nel parcheggio. A mezzogiorno tornò a prendere Zofia presto, cosa che preoccupò Oleg.
Entrò silenziosamente in casa dalla porta sul retro. Attraverso una finestra aperta sentì Larisa ordinare a Zofia di prendere la medicina. La bambina rifiutò, dicendo che la faceva stare male e la addormentava.🎉🎉
Larisa si mostrò dura e minacciosa. Con le mani tremanti e in lacrime, Zofia prese la compressa. In quel momento Oleg entrò deciso in cucina.
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Larisa, sorpresa, lasciò cadere la scatola dei medicinali. Zofia cercò rifugio tra le braccia del padre.
Oleg chiese cosa stesse dando a sua figlia. Larisa rispose che erano vitamine e un leggero sedativo per l’ansia, prescritti da un pediatra.
Oleg si mostrò sospettoso e scoprì che le medicine erano somministrate durante la sua assenza. Larisa non voleva preoccupare.
Da solo esaminò le compresse e capì che erano potenti sonniferi per adulti con gravi disturbi del sonno.
Larisa perse la calma e confessò che Zofia era insopportabile: piangeva sempre, faceva attacchi di panico, rifiutava la scuola. Quelle pillole erano l’unico modo per calmarla.
Oleg rimase scioccato: invece di parlare con lei, la donna aveva drogato la figlia.
Ordinò a Larisa di fare le valigie e lasciare la casa entro un’ora, minacciando di chiamare la polizia per maltrattamenti su minore.
Larisa, scossa, andò a preparare le valigie in silenzio.
Oleg trovò Zofia rannicchiata sul letto con un piccolo orologio come talismano. Lei gli raccontò che Larisa era diventata più severa e l’aveva costretta a prendere le pillole.
Oleg promise di prendersi cura di lei, ridurre i viaggi e che quando fosse stato via, Zofia sarebbe rimasta dalla nonna. Avrebbero parlato ogni sera in videochiamata.
Pian piano tornarono alla normalità: favole della buonanotte, uscite, scuola e nuovi amici.
Una sera Zofia chiese timidamente se avrebbe mai avuto una vera mamma. Oleg rispose che sperava, ma che stavano già bene così, solo loro due contro il mondo.
Quella prova li aveva uniti di più. Oleg giurò di proteggere sua figlia, perché la casa più sicura per un bambino è il cuore di un genitore che ama davvero.

