Gary Evans, del Kent, contea marittima nel sud-est dell’Inghilterra, è rimasto celibe e si è dedicato al lavoro.
Gary ha lavorato duramente per tutta la sua vita, ma un giorno, all’età di 65 anni, si è ritrovato senza casa.
Non avrebbe mai immaginato di potersi trovare senza un tetto a quell’età. Da quasi due mesi, questo sessantacinquenne trascorre le sue notti lungo la costa di Ramsgate.
Ed ecco come è successo tutto questo.
Colpito dalla pandemia di COVID-19, l’uomo ha ridotto le sue ore di lavoro.
Poi ha lasciato l’appartamento in affitto dove viveva da 13 anni ed è andato a lavorare come cuoco per una signora.
Ma purtroppo, la perdita della signora ha fatto saltare i suoi piani e, rimanendo senza un reddito stabile, non è riuscito a trovare un altro alloggio.
Ha vissuto con i risparmi e gli aiuti sociali e ogni tanto trovava lavoro per far fronte alle sue necessità.
Ma i suoi risparmi sono stati rapidamente esauriti e il suo reddito mensile di 240 a 800 euro non era sufficiente per pagare un affitto.
“Non riesco ancora a credere di essere diventato senza tetto e di come tutto possa crollare così rapidamente, lasciandomi a dormire sotto le stelle”, ha dichiarato al The Mirror.
Dice che spesso si sveglia di soprassalto, perché dormire all’aperto è spaventoso.
Per cercare aiuto, l’uomo disperato si è rivolto al consiglio del distretto di Thanet, ma senza successo.
Gli è stato risposto che non potevano aiutarlo a trovare un alloggio. Ora Gary è ancora senza casa. Ha raccolto quello che aveva in quattro valigie e le ha lasciate da amici.
Tra un lavoro e l’altro, trascorre le sue giornate in un Wetherspoons o in biblioteca. Ma è importante sapere che Gary Evans è una persona molto ottimista.
Nonostante questo disastro, sostiene che tutto sia temporaneo e che andrà tutto bene, troverà un lavoro stabile e una casa.
La realtà di Gary, e di altre persone in una situazione simile, mette in evidenza una questione più ampia della società attuale.
“Anche coloro che hanno lavorato tutta la vita non sono al sicuro dall’instabilità. Il consiglio deve sostenere le persone bisognose”, conclude.